Agosto 2000, destinazione Noto

Agosto 2001, Noto e dintorni

PROTAGONISTI: MANU, PIERO

COMPAGNA DI VIAGGIO: SUZUKI DR 350-S

DURATA: 3 GIORNI (2000), 5 GIORNI (2001)

La cittadina di Noto è stata una delle nostre prime destinazioni. Piero infatti, avendo vissuto proprio lì per i primi diciannove anni della sua vita, prima di trasferirsi ad Agrigento con la sua famiglia, aveva voglia di rivedere posti e amici della sua gioventù, nonchè di farli conoscere a me. Io, invece, volevo constatare di persona la veridicità delle seguenti affermazioni: "...il mare di Noto è più caldo", "a Noto la sabbia è soffice", "a Noto non ci sono pietre fastidiose sul bagnasciuga", "la sabbia di Noto è più gialla, dorata...", affermazioni che da sempre Piero non si lasciava sfuggire occasione di ripetere! Al confronto con il mare di Noto, a sentire lui, quello della zona di Agrigento sembrava una vera schifezza! Ma perchè non se ne è rimasto lì, invece di venire qui a criticare; e poi il nostro mare è sempre stato invidiato dai tanti turisti che ogni estate lo affollano! Mah!

La prima volta (agosto 2000) siamo andati a trovare Christian, un vecchio amico di Piero, che ci ha ospitati nella sua casa al mare per qualche giorno.

Partiamo da Agrigento di buon'ora così da poter arrivare a destinazione prima che cominci a fare troppo caldo; ma l'andatura della vecchia Suzuki ed io al mio primo lungo viaggio in moto, rallentiamo i programmi. Le soste si moltiplicano nonostante Piero, per spingermi ad andare avanti, continui a ripetere: "Amore stiamo per arrivare, manca solo una mezz'oretta", (ma che orologio ha: è almeno da tre ore che mi dice che manca solo una mezz'oretta!); per di più ad ogni ripartenza rischio di cadere giù dalla moto, trascinata dallo zainone che porto sulle spalle per la mancanza di un bauletto, ma finalmente, quando ormai è primo pomeriggio, arriviamo!

Christian e la sua famiglia sono molto ospitali e trascorriamo insieme delle bellissime giornate: di giorno lasciamo che Christian studi ed usciamo da soli tra mare, parenti di Piero e visite alla città di Noto e alle sue Chiese; di sera Christian e i suoi amici ci portano in giro per locali estivi!

Al termine del viaggio sono costretta a ricredermi e, quel che è peggio, ad ammetterlo con Piero: il mare di Noto è veramente più caldo e limpido di quello agrigentino (e non solo di quello)! Comunque Noto non è solo mare, è una bella cittadina piena di storia, arte e cultura.

Un saluto ai parenti ed agli amici di Noto, in particolare, oltre al più volte nominato Christian, a Vincenzo e Mary ed a Rita.

Agosto 2001: decidiamo di sperimentare il campeggio. Essendo la prima volta, é meglio non allontanarsi molto e, visto il gran caldo estivo, preferiamo un posto dove ci sia il mare, un mare caldo e pulito con delle belle spiagge. Qualcuno ha detto Noto?! Come avete fatto ad indovinare!

Anche quest'anno partiamo presto da casa e le prime ore del viaggio volano via tranquille: io sono più allenata e non c'è neppure lo zainone ad appesantirmi; Piero, infatti, è riuscito a realizzare ed installare sulla moto un supporto in ferro sul quale ha poi ben legato, a mò di bauletto, una piccola valigia. A più di metà strada, però, il clima comincia a farsi improvvisamente più torrido e ci costringe a fermarci spesso per recuperare energia, bevendo e bagnando i nostri bandana. Attraversiamo sacche di aria talmente calda che sembra bruciare letteralmente la pelle!

Arriviamo a Noto intorno ad ora di pranzo, stanchi ed affamati, quindi cerchiamo un posto in cui poterci rifocillare prima di andare a cercare il campeggio. Sotto il profilo culinario Noto è rinomata, tra l'altro, per un'ottima rosticceria (arancine, scacce...), ma anche per i dolci e le granite. Dopo il pranzo ristoratore proseguiamo verso Avola dove, con ricerche su Internet, avevamo individuato alcuni campeggi; proprio in prossimità del lungomare di Avola troviamo le indicazioni per uno dei nominativi che avevamo: Il Pinguino... o .. il Pignolo, no forse il Pinturicchio. Beh, insomma, non lo ricordiamo più, comunque Il Pignolo, anche qualora non dovesse essere il suo vero nome, rende bene la realtà, dato che già all'ingresso un grosso cartello elencava in modo chiaro e preciso le numerose regole da dover rispettare all'interno del campeggio. Ma tra le varie limitazioni quella che ci ha suscitato maggiore sorpresa e perplessità è stata l'orario di rientro serale: ore 23,30 in punto. Chiediamo maggiori lumi al gestore il quale ci conferma tutto ed alla nostra domanda "E se una sera dovessimo arrivare più tardi?" risponde "Se avete intenzione di fare tardi dormite altrove, io devo andare a dormire". Ok, tutto è chiaro. Dopo un primo momento di titubanza decidiamo, ormai siamo qui, il posto è carino e, tutto sommato, a noi non interessa far tardi la sera, anzi un posto tranquillo per la nostra prima esperienza non è male. Entriamo, montiamo la nostra tenda e la vacanza comincia...

I giorni passano via veloci tra mare, visite ai luoghi più interessanti del circondario e vita da campeggio. Il mare costituisce, come sempre, una costante delle nostre giornate: al mattino, al pomeriggio o addirittura alla sera (essendo le giornate talmente calde da consentirlo!) una capatina in spiaggia ed un bel bagno nelle chiare, dolci e fresche (mica tanto fresche) acque non può mancare. Lungomare di Avola, Marina di Noto, la riserva di Vendicari, le spiaggette vicino al lido di Noto e tanti altri posti incantevoli. L'unica volta in cui manchiamo l'appuntamento col mare è quando decidiamo di trascorrere un'intera giornata a Siracusa: in mattinata visitiamo Ortigia con il suo caratteristico mercato, la Chiesa, il Castello; nel pomeriggio due mete irrinunciabili: il Santuario della Madonna e la zona archeologica (il Teatro, l'Orecchio di Dioniso...). Nelle altre giornate rimaniamo sempre nelle vicinanze, rivisitiamo il centro di Noto, andiamo a Noto antica, a San Corrado Fuori le Mura...

Il campeggio è tranquillo, pulito e ben organizzato. Dato che siamo partiti alla turisti fai da te, spesso osserviamo gli altri campeggiatori, le loro attrezzature e comportamenti da cui trarre insegnamento; i nostri vicini di tenda sono tutti stranieri, tedeschi per la precisione e quindi abbiamo qualche difficoltà di comunicazione. Proprio di fronte a noi tre ragazzi soli che vanno in giro a piedi, armati di zaino e sacco a pelo e che scompaiono per due o tre giorni per poi ricomparire tutti graffiati e raffreddatissimi! Lateralmente una famiglia tedesca che stava ventiquattro ore su ventiquattro in campeggio nella roulotte a noleggio. Complici le bellissime giornate che ci hanno accompagnato per l'intera durata del soggiorno, consentendoci di godere al meglio la vita all'aperto, la nostra prima volta da campeggiatori ci ha soddisfatti appieno. Esperienza da ripetere.

Infine arriva l'ora di andare via, facciamo i bagagli, scattiamo le ultime foto e nuovamente in sella dobbiamo resistere alla tentazione di restare, d'altronde il mare lo abbiamo anche ad Agrigento.

P.s.: abbiamo fatto delle ricerche su internet ed il vero nome del campeggio è Pantanello.