08 novembre 2003: il matrimonio di Katia

CRONACA DI UNA GIORNATA FUORI DAL NORMALE

Suona la sveglia !!!

Il fatidico giorno è arrivato! Ma come? Mancava ancora un mese, mi sono distratto un attimo ed è gia arrivato!

Ci sono un manicomio di cose da fare! Calma e sangue freddo: ce la faremo.

Mi alzo, apro la finestra e guardo fuori: il cielo è nuvoloso, . Tutto ok, ce la faremo.

Vado in cucina per fare colazione e trovo Katia già alzata: la sua faccia si commenta da sé

- Tranquilla, è tutto ok! ...(forse...)

Allora, come siamo organizzati? Alle 10:30 devo andare a prendere il "cuginoparrucchiere" che viene da Calatafimi, l'appuntamento è a Porto Empedocle. Passo poi a prendere Manu e alle 12:00 vado da Maggiore a ritirare la macchina. Alle 14:30 devo andare dal Fioraio. Verso le 16:00/16:30 arriverà Nicola (lo sposo) con la sua famiglia e li guiderò al monastero di S. Spirito (infognato nel centro storico di Agrigento), quindi tornerò a cambiarmi ed a prendere la sposa per la cerimonia prevista alle 17:30. Ok, Ok, ce la faremo!!

Vado all'appuntamento col "cuginoparrucchiere" che arriva con oltre mezz'ora di ritardo: per strada ha trovato maltempo, pioggia ed allagamenti . Passo a prendere Manu e andiamo a casa. Il "cuginoparrucchiere" si mette subito all'opera.

É ormai mezzogiorno e con Manu vado a ritirare la macchina da Maggiore:

Piero - "Buongiorno. Devo ritirare una Lancia Thesis a nome di ... ."

Signorina - "Buongiorno. Si è pronta. Mi lasci intanto i documenti così completo la pratica ed intanto Lei vada pure a prendere la macchina: si trova più giù, dove c'è il distributore di benzina. Ecco la chiave."

Piero - "Bene, grazie."

Esco e vado verso il distributore che dista circa 100 metri: ma dove cavolo è? Mica è una Panda, la Thesis dovrebbe saltare certamente all'occhio! Ricontrollo il parcheggio e la strada, ma senza risultato. Torno dalla signorina.

Piero - "Guardi che non ho trovato nessuna Thesis!"

Signorina - "Ma come! É impossibile, l'ho vista stamattina quando me l'hanno consegnata! É grigia, dall'altra parte della strada. Ha guardato bene?"

Piero - "Credo di si, magari do un'altra occhiata.."

Torno al distributore, guardo dall'altro lato della strada e ...... c'è una macchia grigia, ma è una Jaguar!! Rimango qualche istante inebetito: Katia tra la Jaguar e la Thesis aveva scelto quest'ultima e se ne è innamorata, ne ha parlato per settimane!! Comincia a piovere. Salgo in macchina: che fare? Chiamo Katia.

Piero - "Pronto? Sono Piero, mi passi Katia?" - Cerco di assumere un tono più calmo e tranquillizzante possibile - "Katia, la macchina era una Thesis o dovevano dare conferma?"

Katia - "Certo che è una Thesis! Perché, ci sono problemi?"

Piero - "Mi stanno consegnando una Jaguar..."

Katia - "# #**@<% %&+ +@@>§§$  &%#@*&!!!"

Piero - "Ma guarda che è bellissima!.."

Katia - "LO SO CHE È BELLISSIMA, MA IO VOGLIO LA THESIS!!! ME L'HANNO PROMESSA, PASSAMI QUALCUNO!!

Piero - "Sono al parcheggio, torno su e ti faccio chiamare ."

Ok, ok, passerà. Ce la faremo. Piove, quindi con la macchina vado fino all'agenzia e la lascio in doppia fila.

Signorina -"Ah, l'ha trovata dunque!"

Piero - "Si, ma c'è un problema. Doveva essere una Thesis."

Signorina - "No, le auto vanno per categoria e la Thesis e questa appartengono alla stessa, evidentemente era disponibile questa."

Piero - "A quanto pare avevate confermato la disponibilità della Thesis. Per cortesia, vuol chiamare mia sorella così chiarite il disguido?"

Signorina - "Buongiorno, Autonoleggio Maggiore, posso parlare con la Signora Sess.."

La signorina non riesce a terminare la frase che viene travolta da una sposa sotto i ferri del "parrucchieretruccatore" che, a poche ore dal matrimonio, vede cambiato quanto accuratamente progettato e pianificato nei mesi precedenti. Ecco la discussione telefonica a cui ho assistito:

Katia - "  "

Signorina - "Si, ma... "

Katia - ""

Signorina - ".. ma ormai la The..."

Katia - ""

Signorina - " non è più poss.."

Katia - ""

Signorina - "Vuol parlare con Lei." E mi passa la cornetta arroventata...

Katia - "Che faccio ?"

Piero - "Tranquilla, questa va benissimo, non ti preoccupare. Ok?"

La signorina è ancora sconvolta e mi assicura che parlerà col titolare per ottenere un abbuono sul prezzo per il disguido causato. Intanto fuori i vigili minacciano di fare la multa per la macchina in doppia fila, ma, forse grazie alla pioggia, si limitano a gridare dal finestrino .

Comunque la macchina era spettacolare: ettari di pelle all'interno, infinite regolazioni, una silenziosità ed una stabilità incredibili .

A casa trovo il "cuginoparrucchierevisagista" ancora all'opera.

Mangiamo un boccone ed inganniamo il tempo fino alle 14:30 quando Manu ed io andiamo dal fioraio e stavolta guida lei: piove.

Fioraio - "Ma cos'é questa ?!

Il fioraio era una specie di fanatico della Thesis che era arrivato a noleggiarla pur di farsi un giro, ed in quell'occasione aveva scrupolosamente preso le misure del lunotto posteriore per preparare una composizione di fiori ad hoc...

Piero - "Da Maggiore hanno fatto confusione e la Thesis non c'era."

Fioraio - "Peccato..." E lì a tessere le lodi della Thesis, a raccontare di quando l'ha noleggiata, l'ha guidata, l'ha misurata ecc.. (ho il sospetto che l'abbia anche posseduta carnalmente , ma non ha avuto il coraggio di ammetterlo...).

Cominciamo a sistemare i fiori del lunotto: Manu tiene l'ombrello, io apro la portiera ed il fioraio si fionda dentro, ma... non ci stanno !! La Jaguar è più sportiva ed il suo lunotto non è neanche la metà di quello della Thesis. Il fioraio, maledicendo la Jaguar e Maggiore, rientra e comincia a "smagrire" la composizione che alla fine era un terzo dell'originale (questo a Katia non l'ho detto..).

OK, ce la possiamo fare!

Poi prende due bouquet e prega Manu di reggerli mentre lui fa una serie di foto alle sue creazioni .

Torniamo a casa, la sposa è quasi pronta ed aspettiamo: non piove più, ma il cielo rimane coperto da minacciose nubi.

Dopo le 16:30 arriva Nicola con la sua famiglia: sono tre macchine, io scendo e con la Escort li guido verso il monastero. Dalla via Atenea (abitualmente isola pedonale dalle 17:00 alle 20:00) si svolta in una stradina che sale sinuosa per qualche centinaio di metri e termina con un incrocio a T da cui a dx si va al monastero (la strada strettissima è lunga circa 500 metri e termina direttamente nel piccolo cortile) ed a sx si torna verso il centro.

Sono ormai le 17:00, farò tardi! Se li accompagno fino al monastero m'infognerò, perché dovrò attendere che sistemino le macchine e sgomberino il viottolo per consentirmi di uscire, allora indico loro di proseguire a dx ed io vado a sx per correre a prendere la sposa: forse sarà la prima sposa ad arrivare in ritardo a causa dell'autista!! Ok, ok, ce la dobbiamo fare!

Arrivo a casa, salgo le scale quattro alla volta e mi precipito dentro. Katia è pronta, tutti sono pronti, io mi devo ancora cambiare e sono le 17:20!!

Come Clark Kent in un batter d'occhio sono pronto, gli altri cominciano ad andare e rimaniamo la sposa, il padre della sposa ed io pronti a partire. Non scorderò mai l'immagine di Katia dietro la porta col bouquet in mano pronta per uscire: forse solo in quell'istante ho veramente realizzato cosa stava accadendo.

Si parte! Sono ormai le 17:30 per il momento ha smesso di piovere.

Arriviamo in via Atenea: il vigile preposto all'isola pedonale sorride, saluta e ci lascia passare. Mi inoltro nella stradina che s'inerpica nel centro storico, ma all'incrocio a T un altro vigile ci ferma: si avvicina dicendo che c'è un matrimonio e le macchine hanno intasato la stretta stradina . MA QUESTA È LA MACCHINA DELLA SPOSA !! Il vigile è in po' perplesso, parla con un collega con la ricetrasmittente, ma a quanto pare non si può passare. La sposa ed il padre della sposa scendono dalla macchia e vanno a piedi fino al monastero, io mi accingo a scendere verso il centro alla ricerca di un parcheggio per la macchina, ma uno dei vigili mi dice di entrare nella stradina in retromarcia verso il monastero fin dove possibile e lasciare lì la macchina, tanto le macchine che bloccherei saranno degli invitati.

Mi addentro nella tortuosa stradina... DIN DIN DIN.. ma cos'é? DIN DIN DIN.. ah, ho capito. É il sensore di parcheggio... DIN DIN DIN.. uffa ! Lo so che sto facendo la barba al muro ad alle macchine parcheggiate! Ma porc... un posto libero per sto' transatlantico, no eh ? Lo sconforto prende il sopravvento: mia sorella si sta sposando ed io sono infognato qui e mi sto perdendo il matrimonio !! FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE!! Finalmente, dopo indicibili fatiche ed imprecazioni in aramaico, giungo al cancello del monastero: non c'entra più neanche una bicicletta. Lascio la macchina all'imboccatura del cancello. Appena sceso l'autista del sindaco mi apostrofa:

- "Non può lasciare la macchina lì."

- "QUESTA É LA MACCHINA DELLA SPOSA!!"

Corro verso il monastero, vedo un portone e nel rettangolo illuminato persone in piedi in piedi. Arrivo trafelato sulla soglia

- "Si."

É la voce di Katia, un po' tremula che pronuncia il fatidico SI!!

"Si." Mi sono perso mezzo matrimonio di mia sorella, ma l'emozione di quell'istante ha spazzato il nervosismo e la rabbia accumulati.

Ricomincia a piovigginare ed il lancio del riso all'uscita avviene sotto una fine pioggerellina. Gli sposi, Manu ed io montiamo in macchina ed andiamo in giro col fotografo, prima al teatro e poi in un pittoresco scorcio nel centro storico.

Terminate le foto andiamo al castello Chiaramontano di Siculiana per il trattenimento. Ormai siamo molto più rilassati, ci intratteniamo con i parenti e gli amici intervenuti. Ancora un momento di commozione da parte degli sposi quando, appena accomodati al tavolo, si schierano le dame del castello ai due lati mentre suona la marcia nuziale, e poi la gaiezza farà da padrona per il resto della serata..

Ce l'abbiamo fatta!!!

Abbiamo condotto al termine questa giornata così importante il cui ricordo ci accompagnerà sempre.

Adesso siamo al riparo da simili fatiche fino al prossimo matrimonio.

Ma... il prossimo... è il mio !!