23.05.04: Seat Emoción Days a Pergusa

Avevamo sentito, dalla pubblicità, che i Seat Emoción Days avrebbero fatto tappa a Pergusa. Oltre alla presentazione della gamma sportiva Seat, con la possibilià di provare in prima persona le auto in pista con piloti veri, erano in programma concerti di Paolo Motoguzzzi (ok, Meneguzzi...), Mario Venuti e Irene Grandi, il tutto con ingresso gratuito!

Sabato ci siamo procurati dal concessionario Seat i pass per provare le auto in pista, abbiamo caricato la moto con il necessaire per il pranzo in pineta ("necessaire"= griglia, carbonella, pane e sei etti di gustosissima salsiccia ..) e domenica via verso una nuova avventura!

Si, ho detto avventura: anziché prendere l'autostrada Palermo-Catania, uscire ad Enna e arrivare a Pergusa da nord, abbiamo scelto... vabbe' HO avuto la "brillante" idea, di prendere una strada secondaria che alle porte di Caltanissetta va verso est e consente di arrivare a Pergusa da sud .

Ormai, dopo tanti anni, lo dovrei sapere che avventurandosi nelle strade interne qui in Sicilia si corre il rischio di perdersi per l'assoluta mancanza di segnaletica (e quando c'è, non è indicato il posto che ti interessa...). Lasciamo la strada principale, ma dopo pochi km c'è un ponte interrotto, si devia in un sentiero che scende a sinistra, ma dopo appena 150 mt troviamo una biforcazione priva di indicazioni: andiamo a dx, no a sx, è più logico che a dx si torni sulla strada, ma scopriamo che è chiusa e prendiamo l'altra. Dopo un po' di saliscendi in mezzo al nulla giungiamo in un paese:

- Scusi, per Pergusa?

- Potete andare sia di là che di quà, anche se di là si allunga un poco.

Andiamo di quà, ma dopo un po' ancora bivio senza segnali: scelgo d'istinto, anche se credo che l'altra direzione ci avrebbe portati nella strada di là . E quando ormai cominciavamo a disperare ecco che arriviamo a Pergusa!!

Però, quanta gente! Cominciamo col dare un'occhiata in giro: ci sono le auto in mostra, lo stand della Pirelli, un sacco di hostess, qua ci si prenota per una gara a chi smonta prima una ruota con la pistola per vincere un portachiavi ( ) e laggiù c'è un sacco di gente in fila: è la fila per il giro in pista. Dopo un po' di attesa veniamo a sapere che per la mattina i turni sono esauriti e riapriranno le iscrizioni dopo le 14:00; e pensare che se avessimo preso la strada normale saremmo arrivati molto prima e magari avremmo già fatto il giro in pista .

Dato che ormai è quasi ora di pranzo decidiamo di andare in pineta ad affogare il nostro disappunto nella salsiccia.

Dopo esserci ben rifocillati torniamo nel paddok mentre le bands provano gli strumenti. La fila è sempre enorme e ci si pongono due alternative:

  1. aspettare per vedere se eventualmente c'è la possibilità più tardi di organizzare, forse, qualche altro turno di guida in quanto quelli programmati sono tutti esauriti ;
  2. fare la fila veloce per salire in macchina tre alla volta come passeggeri con un pilota alla guida .

Indovinate la nostra scelta? La fila è veramente veloce e nell'attesa ci danno delle Red Bull: bleah, è orribile!! Non l'avevo mai assaggiata, ma non mi ero perso nulla!!

Finalmente è il nostro turno: saliamo in una Ibiza da 150 cv, il pilota è un ragazzo che tiene l'autoradio su Radio Margherita ; un po' di musica adrenalinica no? Ma proprio il pilota spompato dovevamo beccare?

Partiamo. Prima, seconda, terza comincia a stirare le marce, quarta, quinta siamo a manetta nel lungo rettilineo dopo i box. Per meglio comprendere quello che è successo nei secondi seguenti devo spiegare la conformazione del circuito,: la pista di Pergusa gira intorno al lago; una volta era velocissimo, poi hanno inserito qua e là delle varianti per rallentarlo un po'. In fondo al rettilineo dei box hanno creato una doppia chicane, prima un secco sinistra-destra e dopo una cinquantina di metri un destra-sinistra che riporta sul rettilineo di prima che quindi fa anche da via di fuga per la prima chicane.

Ma torniamo in macchina. Eravamo mollati sul rettilineo e ci avvicinavamo velocemente alla chicane. Raggiungiamo e superiamo sempre a manetta il punto che io giudicavo come quello di frenata: - Ma che fa? Ah, ho capito, prende dritto per la via di fuga. Mah!- Dopo il punto di frenata ciccato ho avuto il tempo di fare tutto sto' ragionamento e poi, improvvisamente, il tipo si attacca ai freni per una frenata violentissima che comunque non avrebbe fermato la macchina in tempo . Giunti ormai alla chicane a velocitá ancora elevata il tipo sterza violentemente a sinistra, la macchina sbanda con un grande stridore di gomme , dà una stoccata decisa a destra, la macchina sbanda dall'altro lato ed ora in controsterzo stiamo uscendo dalla chicane !! In auto cala una coltre di tensione che ci impedisce quasi di respirare. Non abbiamo ancora ben capito cosa è successo che già stiamo sbandando nell'altra chicane e poi via nel secondo lunghissimo rettilineo col motore che, urlando, spinge la macchina a tutta velocitá. Sono sicuro che il pazzo si esaltava e godeva del nostro terrore, infatti, si è buttato nella terza chicane ancora più violentemente di prima e così via fino alla fine del giro./p>

Quando scendiamo dalla macchina, un po' frastornati, sentiamo un gran puzzo di gomma bruciata: wow! Dopo il primo spavento ci siamo "tranquillizzati" ed alla fine eravamo contenti dell'esperienza adrenalinica.

Ci spostiamo vicino al palco dove due intrattenitori scherzano e lanciano gadget in attesa di Paolo Motoguzzzi. Arriva, canta le sue quattro canzoncine e fa un paio di bis per non finire troppo presto. La cosa che si apprezzava di più era il corpo di ballo

Dopo un altro intermezzo degli animatori è la volta di Mario Venuti che coinvolge il pubblico in un bellissimo concerto col suo vasto repertorio.

Ultimo intervento degli animatori e poi, come un ciclone, Irene Grandi piomba sul palco con un'energia immensa che per quasi due ore esalta il pubblico in un delirio di rock.

STRE-PI-TO-SO!!! É stata una giornata bellissima e sono ormai passate le 20:00 quando rientriamo a casa stanchi, ma felici .